Il cavaliere d’inverno

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“Ho voluto raccontare la storia di un grande amore e di grandi sacrifici, del trionfo, del coraggio sulla tragedia e dell’oscurità che ha avvolto la Russia per gran parte del ventesimo secolo. 

Il cavaliere d’inverno parla di speranza: perché anche nei momenti più terribili è possibile una vita migliore e nemmeno un’ideologia schiacciante può distruggere l’amore”.

Queste le parole con cui l’autrice, Paulina Simons, spiega il suo romanzo. 

Per molti, infatti, è la più bella storia d’amore e guerra dopo Guerra e Pace e il Dottor Zivago, un romanzo epico sui sentimenti, sull’onore e sul tradimento. 

Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, che riesce a prenderti al cuore tenendolo stretto in una morsa salda.  

Il cavaliere d’inverno è una pietra miliare della letteratura romanzata e storica, una trama straziante e unica, che riesce a incatenarti con una potenza inarrestabile alla tragica storia che custodisce. 

È un romanzo rivolto a chiunque sia alla ricerca dell’amore cieco e totalizzante per eccellenza. 

Leningrado, estate del 1941. Tatiana e Dasha sono sorelle e condividono tutto, perfino il letto, nella casa affollata dove vivono con i genitori. Una mattina il loro risveglio è particolarmente agitato: Dasha ha un nuovo innamorato e non vede l’ora di raccontarlo alla sorella.

Un annuncio alla radio, però, manda di colpo in pezzi la loro tranquillità: il generale Molotov, sta comunicando che la Germania ha invaso la Russia: è guerra!

Uscita per fare scorte di cibo, Tatiana incontra Alexander, giovane ufficiale dell’Armata Rossa e tra loro nasce un’attrazione irresistibile. 

Ancora non sanno, però, che quell’amore è proibito per entrambi e potrebbe distruggere per sempre ciò che hanno di più caro. 

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Mentre un implacabile inverno e l’assedio nazista stringono la città in una morsa micidiale, riducendola allo stremo, la dolce Tatiana e Alexander troveranno un legame segreto che li unisce: la forza di affrontare le avversità e i sacrifici, con la sola speranza di un futuro migliore!

È stupefacente il modo in cui ben 700 pagine di un libro possano scorrere come acqua fra le dita, imprimendo nel lettore un senso di bruciante necessità di proseguire la lettura fino all’ultima parola dell’ultima pagine e anche oltre. 

La fluida narrazione dell’autrice, se pur ricca di descrizioni e particolari storici, cattura il lettore in una spirale di eventi che coinvolgono non solo i protagonisti, ma tutti coloro che li circondano. 

Quello della Simons, non è il classico romanzo d’amore, ma un vero e proprio spaccato della vita sovietica degli anni della guerra, che racconta senza paura e censure la brutalità che si nascondeva dietro la facciata della dittatura comunista. 

Un libro importante, mai scontato che arriva dritto al cuore!