Da un punto di vista di impatto ambientale e di inquinamento, lo smaltimento dei rifiuti speciali è un fattore importante da tenere in seria considerazione. Vediamo quali sono le modalità corrette per smaltire i rifiuti speciali, e quali sono le normative vigenti in merito alla questione.
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Quali sono i rifiuti speciali?
I rifiuti si possono generalmente dividere in due grandi categorie:
- Rifiuti urbani: sono i rifiuti prodotti dai singoli cittadini
- Rifiuti speciali: sono i rifiuti prodotti dalle aziende, dalle industrie e dalle attività commerciali
Quindi come si devono smaltire i rifiuti speciali? È bene tenere a mente che i rifiuti speciali si dividono in due gruppi.
- Rifiuti non pericolosi: sono quei rifiuti che non hanno bisogno di essere smaltiti in impianti con caratteristiche specifiche
- Rifiuti pericolosi: sono invece i rifiuti che devono obbligatoriamente essere smaltiti in impianti specifici, in quanto pericolosi per l’ambiente
La normativa vigente prevede regole precise per il trattamento di rifiuti speciali pericolosi. Questi infatti dovranno essere tenuti temporaneamente in aree specifiche segnalate in modo chiaro, prima dello smaltimento definitivo.
Inoltre è fondamentale che sui contenitori dei rifiuti speciali (pericolosi o meno) sia apposta una etichetta con tutte le informazioni, tra le quali il Codice Europeo Rifiuti, che segnala provenienza e tipologia del rifiuto. Sull’etichettatura rifiuti pericolosi, il Codice Europeo Rifiuti viene seguito sempre da un asterisco.
Smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi
Dopo che il rifiuto speciale viene conservato temporaneamente nella zona dedicata, e dopo che le etichette per i rifiuti pericolosi e non pericolosi sono state apposte correttamente sui contenitori, l’azienda dovrà procedere allo smaltimento vero e proprio. In base alla quantità di rifiuti speciali prodotti, le opzioni per smaltire i rifiuti speciali sono due:
- Ogni tre mesi l’azienda dovrà inviare i rifiuti agli impianti di smaltimento, specifici o generici in base alla pericolosità. Questa opzione è percorribile indipendentemente dalla quantità di rifiuti speciali prodotti.
- Se i rifiuti prodotti sono in quantità inferiore a trenta metri cubi, dei quali meno di dieci metri cubi composti da rifiuti pericolosi, l’azienda può decidere di inviare i rifiuti agli impianti di smaltimento o riciclaggio entro un anno dalla produzione.