Ripensare Le Discariche

Ripensare Le Discariche

Edito da Quodlibet nel 2016 il libro “Ripensare le discariche” affronta il problema dei rifiuti nelle città sotto nuovi e interessanti punti di vista. Il testo fa parte della collana DiAP Print a cura del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza Università di Roma.

Il testo è a cura di Alessandra Capuano e Orazio Carpenzano, entrambi architetti e docenti universitari di Progettazione architettonica e urbana. Grazie alla loro competenza e esperienza i due autori introducono il concetto di “progetto” nella gestione dei rifiuti.

Anziché preoccuparsi di risolvere il problema quando oramai è diventato una necessità, un’urgenza, è bene fare un passo indietro e concentrare la nostra attenzione sulla riduzione della produzione dei rifiuti. Questo significa pensare a delle nuove strategie, sia nell’ambito della gestione domestica degli scarti, sia nella progettazione delle strutture adibite allo smaltimento dei rifiuti, come appunto le discariche.

Il Ruolo Dell’Architettura: Verso Nuove Discariche

Ciò che il libro vuole far comprendere è che l’architettura può essere determinante nella rigenerazione e nella riqualificazione dei luoghi in cui si raccolgono e si smaltiscono i nostri rifiuti.

La salute dell’ambiente in cui viviamo, ma anche la nostra stessa salute, dipenderà sempre di più dal modo in cui noi riusciremo a gestire i rifiuti, ridimensionandone la produzione e sfruttando al massimo le tecnologie nell’ambito del recupero e del riciclo.

Se un tempo la discarica era semplicemente una grande fossa dove gettare in maniera indistinta rifiuti e scarti di ogni genere senza preoccuparsi del “dopo”, oggi non ci si può permettere di ignorare le conseguenze. “Ripensare le discariche” è un testo che ci aiuta a capire che necessitiamo di un’architettura intelligente, che permette di sfruttare le conoscenze e l’avanzamento tecnologico nel progettare strutture e introdurre metodi di smaltimento volti al riciclo.

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Il libro, che conta ben 192 pagine, si conclude con alcuni esempi concreti, come la riqualificazione di Malagrotta, la famosa discarica a Roma che chiuse i battenti nel 2013.