Memorie D’Oltretomba è un’imponente autobiografia di Francois-René de Chateaubriand, pubblicata in 12 volumi tra il 1849 e il 1850 a Parigi.
L’opera racconta una vita, quella dell’autore, che coincide con una parte decisiva della storia della Francia, la fine dell’ancien regime, passando attraverso la rivoluzione e la parabola di Napoleone.
Nella scrittura dell’opera, la storia diventa memoria, i ritratti degli autori vengono filtrati dallo sguardo dell’autore: i protagonisti dell’odiata rivoluzione, che avevano mandato sulla ghigliottina il suo mondo, erano tutti delle belve mostruose, a volte dotate di zampe unghiate e spesso assetate di sangue.
Napoleone era detestato e ammirato allo stesso tempo dall’autore, dando vita così a pagine di straordinaria eloquenza e leggibilità.
La pietà di Chateaubriand per il corpo del morente Napoleone è un esempio di quella che l’autore dimostra per i vinti, dopo averli spesso odiati come vincitori.
L’opera ha influenzato non solo il romanticismo francese, di cui Chateaubriand è considerato il caposcuola indiscusso, ma l’intera letteratura francese.
Infatti, la malinconia dell’opera, contribuirà a fare dell’autore l’idolo della giovane scuola dei romantici francesi, tra i quali Victor Hugo, fu il massimo esponente e che da ragazzo scriveva “io sarò Chateaubriand o niente!”